Problemi anali: ma in che consiste la tanto temuta visita proctologica?
Cerchiamo di sfatare un falso mito, a causa del quale spesso i pazienti si recano tardivamente dal proctologo perché temono di dover patire chissà quale tortura oltre che per l’imbarazzo.
Andiamo per ordine:
ANAMNESI: il medico cercherà di metterti a tuo agio rompendo il ghiaccio con una serie di domande sulle malattie presenti nella tua famiglia, sulle malattie da cui sei stato o sei affetto tu, sulle tue abitudini di vita, sulla tua regolarità intestinale ed infine sui sintomi che ti hanno portato da lui. Superata questa prima fase verrai fatto accomodare sul lettino, preferibilmente dietro un paravento. La posizione da assumere sarà quasi sempre la posizione di Sims, quindi sul tuo fianco sinistro con le ginocchia portate verso il petto. Eventualmente ti potrà essere chiesto di metterti sulla schiena e di assumere una posizione simil ginecologica ma solo se si rende necessario per meglio evidenziare una patologia. Il medico inizierà ad ISPEZIONARE il tuo ano e la regione intorno ad esso (perineo) e continuerà la visita aggiornandoti passo passo. A questo punto ti dirà che è il momento di PALPARE la zona appena ispezionata alla ricerca di eventuali tumefazioni esterne. Fatto questo, è giunto il momento della ESPLORAZIONE ANALE. Il medico lubrificherà il dito esploratore e ti chiederà di rimanere rilassato al massimo. Ti può essere in alternativa richiesto di contrarre l’ano o di spingere come per defecare. Il dito esploratore di muoverà a 360 gradi raggiungendo l’ultima parte del retto. In alcuni casi può rendersi necessario, nella donna, introdurre un dito in vagina.
A questo punto il proctologo ha già fatto se non una diagnosi precisa, una ipotesi diagnostica. La visita può comunque essere integrata da una anoscopia o proctoscopia, a visione diretta o con telecamera digitale. C’e’ bisogno però che l’ampolla rettale sia vuota ed a tal scopo basta aver effettuato un piccolo clistere domestico.
Alla fine della visita il medico può decidere di prescrivere ulteriori indagini quali la colonscopia, la defecografia, l’ecografia transanale, la manometria anorettale.
Beh spero di aver ottenuto il risultato sperato in modo da favorire una visita proctologia precoce in caso di disturbi ano-rettali. Ricordiamo che anche un eventuale trattamento chirurgico sarà tanto meno invasivo quanto più la patologia sarà svelata precocemente. I risultati, così facendo, saranno intuitivamente migliori.