Il Papilloma virus umano (Hpv) è tra i virus che hanno un legame con lo svilupparsi di un cancro e questo è tristemente noto per il tumore della cervice uterina della donna. Negli ultimi anni la ricerca ha dimostrato che l’infezione da Hpv è correlata ad altri tipi di tumori anche al di fuori della sfera femminile. I ceppi Hpv 16 e 18 sono ritenuti quelli più a rischio al contrario dei ceppi 6 e 11. La trasmissione del virus è sessuale. Possiamo quindi dire che evitare l’infezione da Hpv previene i tumori ad esso correlati. Uno di questi è il carcinoma dell’ano in cui l’Hpv-16 si ritrova nel 73% dei casi. C’è inoltre il carcinoma del pene, associato ad Hpv 16-18 nel 50% dei casi. Gli uomini omosessuali sono la categoria più a rischio. Un ruolo importante nella prevenzione é giocato dalle abitudini sessuali e dal vaccino anti Hpv. I condilomi acuminati anali cosiddetti “creste di gallo” sono una localizzazione della infezione da Hpv che si manifesta con lesioni di diversa forma e dimensioni. Se l’infezione interessa l’ano può essere aggredito anche il canale anale risalendo verso l’interno. Spesso l’unico sintomo iniziale è il prurito. Il gold standard della terapia è l’asportazione che può essere praticata con varie metodiche, seguita dall’esame istologico per la tipizzazione. Va da se che il trattamento laser non consente il prelievo bioptico perche determina la vaporizzazione delle lesioni. Può convenire quindi procedere a tale trattamento dopo aver prelevato almeno una lesione “integra”. Nel consenso informato il paziente va reso edotto che il trattamento può necessitare di una seconda seduta oltre che di un follow up stretto ( ossia visite di controllo regolari e ravvicinate). Infatti non rare sono le recidive.
Da quanto esposto sembra chiaro che ai primi sintomi di disconfort anale, prurito o sensazione di neoformazioni anali percepibili durante l’igiene personale, bisogna senza indugio rivolgersi ad un proctologo per sottoporsi ad una visita accurata ed all’eventuale trattamento.